Prova costume? 2 tecniche per tornare in forma
A cura di Laura Sargiotto

Giornate più lunghe, sole e temperature decisamente più miti fanno nascere la voglia di vacanza. Ma sei pronta per la famigerata prova costume?
Sia che per la vacanza sia al mare, al lago, in montagna o in piscina la parola d’ordine è “spogliarsi”. Costume, pantaloncino, canotta sono indumenti che mettono in mostra il corpo senza trucchi. Ecco che ci guardiamo allo specchio con occhio critico e vediamo quei difetti che restano nascosti dai vestiti nell’inverno, e ci assale la paura di non essere in forma per le vacanze.

Questo esame a cui ci auto-sottoponiamo suscita una serie di pensieri ed emozioni che vanno dal “oddio sono un disastro” al “non ce la farò mai”, che portano ad azioni ancora più drastiche: dieta ferrea, il più delle volte “fai-da-te” quindi squilibrata dal punto di vista nutrizionale, sessioni massacranti in palestra e dall’estetista, il tutto accompagnato da un’ansia crescente man mano che i giorni passano e lo specchio non ci rimanda l’immagine che di noi vorremmo vedere.

Nonostante l’impegno e la voglia di migliorare il nostro aspetto non riusciamo ad ottenere il risultato sperato. Perché?

Innanzi tutto spesso l’immagine che ci siamo fatte su come vorremmo essere, è troppo lontana dalle reali possibilità che abbiamo di raggiungerla; sovente questo deriva più dai canoni di bellezza che ci inculcano tv e giornali che da una reale analisi del nostro corpo e dei suoi presunti difetti.

Fatto sta che questi canoni sociali sono molto radicati in noi, o almeno nel nostro subconscio. Con il ragionamento e la logica magari ci rendiamo conto che non è la taglia dei vestiti che fa di noi una bella persona ma se a livello subconscio c’è registrata la credenza che solo chi è magra meriti di essere ammirata e considerata, allora la nostra guerra con specchio e bilancia diventa infinita. Potremo vincere qualche battaglia, ma i risultati saranno sempre di breve durata.

Come fare per vincere la guerra e non solo una battaglia?

Andando a lavorare a livello subconscio per trasformare le credenze sabotanti in credenze supportanti. Per farlo abbiamo a disposizione 2 strumenti molto potenti:

  • PSYCH-K®, che attraverso il test muscolare kinesiologico e le posture di integrazione emisferica, ci permette di attuare il cambio di credenza in pochi minuti.
  • Reiki ci può aiutare, attraverso i trattamenti si entra sempre più in contatto con se stessi, si impara ad ascoltare il corpo e soprattutto a controllare i pensieri e le emozioni osservando così le situazioni con il giusto distacco e obiettività.

Due strumenti, due strade per arrivare alla meta con meno fatica. Abbinando al lavoro interiore anche un buon piano d’azione, dieta, esercizio fisico, trattamenti come il linfodrenaggio manuale e il cranio sacrale, il risultato finale sarà assicurato e soprattutto duraturo!