I PRINCIPI DELLA SANA ALIMENTAZIONE
A cura di Ilaria Porta

I PRINCIPI DELLA SANA ALIMENTAZIONE

'Una buona alimentazione crea salute in tutti gli ambiti della nostra esistenza'

1) L'alimentazione rappresenta le attività combinate di numerosissime sostanze nutritive. L'intero è più grande della somma delle sue parti.
2) Gli integratori vitaminici non sono una panacea per la salute.
3) I cibi di origine animale non contengono quasi sostanze nutritive che non siano meglio fornite nelle piante.
4) I geni non determinano da soli la malattia: funzionano solo se vengono attivati o espressi, e la nutrizione riveste un ruolo decisivo nel determinare quali geni, buoni o cattivi, debbano essere espressi.
5) L'alimentazione può controllare in modo sostanziale gli effetti avversi dei farmaci nocivi.
6) La stessa alimentazione che previene la malattia negli stadi iniziali (prima della diagnosi) può anche arrestare o far regredire la malattia negli stadi successivi (dopo la diagnosi).
7) Un'alimentazione che sia davvero benefica per una particolare malattia cronica sarà di vantaggio alla salute su tutta la linea.
8) Una buona alimentazione crea salute in tutti gli ambiti della nostra esistenza. Tutte le parti sono interconnesse. A riguardo, mi piace ricordare ancora una volta, la saggezza scherzosa e irriverente dei proverbi popolari per i quali, "avere la testa dura" indica scarsa flessibilità e in alcuni casi, addirittura ottusità.
Estratto da "The China Study" di Colin T. Campbell (Lo studio più completo sull'alimentazione mai condotto finora - Sorprendenti implicazioni per la dieta, la perdita di peso e la salute a lungo termine)

Non solo i farmaci , ma il fumo, le droghe provocano l’intossinazione dell’organismo e con essa la carenza di nutrienti vitali, anche l’eccessivo consumo di alimenti malsani e di prodotti industrializzati e d animali, latte, latticini, uova, formaggi, burro ecc…
Secondo il dottor Colin Campbell le proteine sono estremamente importanti, ma non quelle di origine animale.
Va da sé che anche le verdure e i cereali integrali contengono proteine ma di origine vegetale che sono i componenti base degli amminoacidi.
L'alimentazione viene ad essere una vera e propria medicina per il nostro organismo, essa può essere benefica e portare alla salute psico-fisica, ma può diventare altrettanto un veleno per il nostro organismo.
Ippocrate, padre della medicina, sosteneva " fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo”.

SE NON MANGIO LA CARNE COSA MANGIO?

Questa è una domanda che viene posta molto spesso dalle persone che si sentono dire di dover modificare la loro alimentazione.
Intanto comincio con il dire che la natura stessa non è fatta di stravolgimenti immediati ma che tutto va fatto o andrebbe fatto gradualmente.
Perché evitare di mangiare carne? o almeno mangiarla 1/2 volte la settimana?
Riflettiamo ora sulla digestione della carne: cosa succede nel nostro intestino quando mangiamo la carne?
La carne ha bisogno di lungo tempo per essere digerita ,ed è infatti l’ultimo degli alimenti di cui si occupa la nostra digestione. Il nostro intestino infatti, a differenza di quello dei carnivori che è relativamente corto e adatto a quel tipo di digestione, è costituzionalmente diverso.
L’uomo possiede un intestino corrugato e pieno di anse, lungo da 10 a 12 volte la lunghezza del corpo, adatto perciò molto di più al passaggio di fibre e di verdure che richiedono un tempo di transito estremamente rapido a differenza della carne che necessita di molto più tempo per transitare ed essere espulsa dall’intestino.
Inoltre il nostro stomaco non produce succhi gastrici così potenti per digerire la carne, come invece avviene nei carnivori.
Se il nostro intestino dunque lavora bene e senza difficoltà anche il nostro sistema immunitario funzionerà a dovere!
La nostra alimentazione è cambiata molto negli ultimi decenni e le possibilità offerte da una società sempre più avanzata e un grande benessere economico ci hanno fatto perdere l’importanza del cibo come fattore di mantenimento della buona salute.
Fino qualche decennio fa la gente “povera” si nutriva di pane integrale, verdura del proprio orto e frutta della propria campagna; i ricchi si potevano permettere le farine raffinate e la carne(selvaggina e pollame) più volte la settimana e spesso anche più volte nella giornata.
Nella la società contadina, conseguentemente, non si manifestavano determinate patologie tipiche di un’alimentazione ricca di proteine animali, colle e zuccheri come ad esempio la gotta che era molto diffusa tra i benestanti.
Durante il boom economico il benessere aumenta e dopo la diffusione del frigorifero, che permette così la conservazione per più giorni dei cibi che altrimenti non si potevano conservare nel tempo.
Questo ha permesso non solo un consumo maggiore di alcuni cibi, ma anche e soprattutto la possibilità di avere a disposizione tutti i giorni alimenti come la carne e latte di cui prima ci si nutriva solo saltuariamente.
E non dimentichiamo gli insaccati facilmente reperibili, che tanto piacciono ai nostri bambini e che spesso accompagnano come antipasto i nostri pranzi.
Gli insaccati, e parliamo di salciccia,salame,prosciutto,wurstel,mortadella,cotechino, zampone ecc …,sono ancora meno digeribili di altre carni a causa del loro contenuto di sale,spezie e grasso ecc…
Evitiamo di darli ai bambini prima dei 5/6 anni e dopo mangiamone pochi esempre con molta attenzione.

E IL CALCIO E IL FERRO ALLORA DOVE LO TROVO?

Riflettiamo: 100kg di spinaci contengono 12gr di proteine ferro calcio fibre e danno senso di sazietà e vitalità, riportano in equilibrio l’organismo diminuendo l’acidosi organica evitando così l’aumento di patologie organiche e tissutali.
Le fonti vegetali in cui si ritrova il ferro sono davvero molte: a partire da tutte la verdure a foglia verde (spinaci,bietole, coste, cime di rapa, ecc…) ai legumi come la soia, le lenticchie, i piselli,i ceci ecc…, le alghe, le barbabietole e la frutta secca.
Il ferro lo si ritrova anche nei cerali come la quinoa, il miglio ricco anche in magnesio e calcio, il grano saraceno, il riso integrale.
La carne è una sostanza cancerogena a causa anche della sua cottura che ne aumenta la temperatura che aumenta la formazione di ammine-eterocicliche sostanze altamente cancerogene legate al tumore al seno, alla prostata, all’intestino ecc..
La carne danneggia il nostro DNA e le cellule modificandosi diventano cancerogene attivando il nostro Sistema Immunitario per contrastare l’infiammazione .
Inoltre la forma attiva di vit.D prodotta dal rene viene bloccata dall’assunzione di proteine animali.
Quindi l’individuo dovrebbe consumare n° 0 di carne specialmente rossa .
Le fibre invece assorbono e rimuovono le tossine introdotte nel corpo.
Anche i latticini come già abbiamo detto sarebbe bene limitarli fino ad eliminarli del tutto.
Essi contengono la caseina che stimola la crescita di cellule cancerogene perché acidifica l’organismo aumentando la possibilità di avere il cancro osteoporosi non solo aumenta la produzione di estrogeni.
Il calcio che troviamo nei latticini è di tipo animale non disponibile per le nostre cellule e pertanto eliminato dal corpo attraverso le urine.
Il calcio è un minerale necessario per le nostre ossa e anche per alcuni processi fisiologici pertanto bisogna introdurlo assumendo gli alimenti che ne contengono di più come ad esempio in ordine decrescente : l’alga Kelp, la farina di carrube, alga dulse, foglie di cavolo verde, cavolo, cime di rapa, mandorle, lievito di birra, prezzemolo, foglie di tarassaco, crescione, tofu, fichi secchi, semi di girasole, semi di sesamo, olive mature, broccoli, noci, fagioli di soia, noci di pecan e del brasile, arachidi, lattuga romana, miso, albicocche secche, cavolo-rapa, uvette, mirtilli, datteri, fagiolini, carciofi, prugne secche, semi di zucca,fagioli secchi cotti, germogli di soia, sedano, anacardi, carote, patate dolci, riso integrale.
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La sana alimentazione basata sulla riduzione degli alimenti di origine animale e quindi a basso contenuto di grassi è l’alimentazione ideale per tutti anche e soprattutto per i bambini per rafforzare il S.I. e per permettere all’organismo di lavorare al meglio.